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FAI-CISL Presentato “Made In Immigritaly”

FAI-CISL Presentato “Made In Immigritaly”

Introduzione

Il giorno 12/06/2024, come già annunciato, presso “Centro Di Aggregazione E Legalità” di Castel Volturno (CE), è stato presentato il libro “Made In Immigritaly”. Siamo orgogliosi dell’evento poiché ha visto la presenza di numerosi collaboratori e non, che ha portato ad un’approfondita argomentazione e confronto sui diversi temi trattati.

Approfondimenti

Il libro sopracitato è frutto della ricerca Made in Immigritaly. Terre, colture, culture, che ha avuto lo scopo di effettuare un rapporto di ricerca sui lavoratori immigrati nell’agroalimentare italiano. Il dossier, al suo interno, approfondisce nove casi studio, tra i quali il capitolo: “Campania (in)felix. La normalizzazione dello sfruttamento lavorativo e del disagio abitativo nella “Castel Volturno area“. Proprio i temi dello sfruttamento, della necessità di regolazzire il lavoro, aiutare ed integrare gli immigrati, fornire delle infrastrutture e mezzi per applicare tutto ciò, sono stati il fulcro degli interventi avvenuti.

Interventi Ed Estratti Dall’Articolo Del Magazine “INFORMARE”

Maria Perrillo Segretaria Generale Territoriale FAI-CISL Caserta

“I lavoratori immigrati impiegati in agricoltura nella provincia di Caserta sono 18mila, dei quali il 43% sono donne. Secondo alcune stime, solo 5mila di queste persone sono regolari, ed è su questo che bisogna ancora lavorare molto.
Noi facciamo la nostra parte, attraverso la prossimità, raggiungendo i lavoratori nei campi e nelle aziende, attivando la bilateralità per contrastare lavoro sommerso e sfruttamento. Necessario – ha sottolineato Perrillo – far applicare il contratto nazionale del comparto e sollecitare il costante rinnovo dei CPL, i contratti provinciali in agricoltura. Monitorare le periferie sociali offrendo servizi, ascolto, tutele, è il principale obiettivo del nostro fare sindacato.”

Silvia Omenetto Università La Sapienza Di Roma, ha curato il capitolo dedicato al territorio campano

Castel Volturno è stata definita per molto tempo la «capitale» del circuito stagionale del lavoro agricolo svolto da mani straniere sul territorio nazionale. La presenza straniera in questa area si è andata progressivamente stabilizzando. Secondo i più recenti dati Istat, il Comune si classifica al primo posto tra i comuni della provincia di Caserta per numero di stranieri residenti – 4.933 al 1° gennaio 2022 – che triplicano nei periodi di maggiore richiesta stagionale.

Tra San Felice a Cancello, Marcianise, Capodrise e Villa Literno si concentrano le colture tipiche del casertano (la fragola, la frutta secca, gli ortaggi estivi – tra cui spicca il pomodoro – e quelli invernali, le castagne e le nocciole, le olive e il tabacco) – che hanno registrato nel 2022 il maggior numero di braccianti non UE assunti con nuovi contratti attivati. La stabilizzazione non ha tuttavia disattivato l’emergere di nuove territorialità, che si intersecano con condizioni di lavoro ancora inique, con alloggi inadeguati e con il caporalato, generando nuove o diverse forme di sfruttamento lavorativo degli immigrati stranieri”

Mons. Pietro Lagnese Vescovo Di Caserta Ed Arcivescovo Di Capua

“La nascita, a Castel Volturno, di un dipartimento universitario di studi sulla mobilità umana, sugli “sfollati ambientali”, persone che emigrano a causa della siccità, della carenza idrica, i cosiddetti “migranti climatici”. Gli immigrati – ha proseguito Mons. Lagnese – non sono un problema sono una realtà, che coinvolge in pieno il nostro territorio. Se domani mattina andassero via, tutti assieme, assisteremo ad un collasso dell’economia del Paese e soprattutto nella filiera agroalimentare nazionale, retta soprattutto dal lavoro immigrato

Luigi Petrella Sindaco Di Castel Volturno

“Purtroppo non si fà mai abbastanza. Sono persone che vanno aiutare ed invece trovano disagio ovunque. C’è bisogno di un aiuto concreto dal Governo Centrale, che però non comprende davvero ciò che sono le problematiche del territorio. Chi conosce e chi vive il territorio, ovviamente, né parla in modo diverso!”

Antonio Casale Direttore Del Centro Caritas “Fernandes” Di Castel Volturno

“Sono quasi 30 anni che lavoriamo sul territorio. Voglio ringraziare l’ordine ecclesiastico che ha permesso di recuperare e ricostruire strutture, che invece di essere abbattute, come desiderio di molti, sono state l’inizio di un duro lavoro che continua oggi. Ringrazio la CISL che ci ha aiutato ad accogliere i migranti – ha proseguito con le problematiche soffermandosi su – Purtroppo negli anni non sono state create reali alternative per evitare l’illegalità. Nel territorio ci sono tante cose da mettere alla luce, come il brand “Made In Castel Volturno” dove molti artisti, autori ed autitrici aspettano di essere valorizzati.”

Prof. Francesco Eriberto D’Ippolito Università Degli Studi Della Campania “Luigi Vanvitelli”

“Con questo libro è stato fatto un bellissimo lavoro e le tematiche trattate sono state affrontante con il metodo scientifico, è un grande pregio. – ha proseguito dicendo – Le problematiche non sono solo di carattere economico, politico, sociale ma anche di organizzazione che guarda al futuro del territorio. Gli enti preposti purtroppo fanno ben poco ed è drammatico pensare che la mobilità del territorio, venga risolta con l’illegalità! L’immigrazione è un opportunità che va affrontata senza inficimenti. Mancano troppi servizi”

Tommaso De Simone Presidente Della Camera Di Commercio Di Caserta

“Concordo con la necessità di studiare sia la storia che la geografia – Riferendosi alla ricerca effettuata da Silvia Omenetto – Basti pernsare alla situazione geopolitica attuale, con le proprie guerre, per comprendere queste stuazioni orribili che portano all’immigrazione. Bisogna ragionare sul piano internazionale per poter comprendere cosa ha portato alla situazione in qesto territorio. E’ importante la conoscenza quella vera, non dei social e delle fake news. – continua riferendosi a dati della Camera Di Commercio – Su 120.000 aziende, di cui 40.000 dell’agro-alimentare, circa 11.000 sono di immigrati. Questa è un opportunità per crescere come comunità!”

Onofrio Rota Segretario Generale FAI-CISL Nazionale

Il dossier vuole dare protagonismo ai lavoratori immigrati, alle buone politiche di integrazione, al contributo importante che può dare la contrattazione e l’agire sindacale. Sappiamo che sono almeno diecimila i lavoratori agricoli migranti che vivono in 150 ghetti presenti in 38 comuni e collocati in 11 regioni d’Italia, tra cui la Campania. Le politiche abitative sono uno dei motivi di grande fragilità di queste persone, a questa Regione sono stati destinati oltre 3milioni nel PNRR per gli alloggi a lavoratori migranti e i tre Comuni più interessati sono Castel Volturno, San Felice a Cancello e Eboli. Ecco queste risorse vanno utilizzate al meglio, ed è compito anche del sindacato monitorare impegni e azioni.”

Conclusioni

La FAI-CISL Caserta ringrazia di vero cuore tutti coloro che hanno dato un contributo e dato visibilità a questo progetto. Ringraziamo tutti i presenti e coloro che hanno donato punti di riflessione ed informazioni su cui lavorare.

La FAI-CISL Caserta, continuerà ad impegnarsi su tutto il territorio di Castel Volturno, anzi di tutto il territorio di Caserta, sempre ed insieme a tutti i lavoratori!

Commissionato dalla FAI-CISL, il rapporto “Made in Immigritaly” è stato realizzato dal Centro Studi Confronti ed è curato da Maurizio Ambrosini, Rando Devole, Paolo Naso, Claudio Paravati.

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