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Proposta di legge della CISL, per la partecipazione dei lavoratori alla governance di impresa!

Proposta di legge della CISL, per la partecipazione dei lavoratori alla governance di impresa!

Introduzione

Prima la pandemia, poi la guerra ed ora l’aumento dei prezzi. Questo è un periodo difficile per tutti e l’inflazione erode sempre di più il potere d’acquisto dei lavoratori, inoltre i salari risultano essere a stento adeguati. Questa situazione ci porta a ragionare sul come agire per superare queste difficoltà.

La prima e fondamentale azione deve essere il rinnovo dei contratti, con richieste di aumenti adeguati. Purtroppo abbiamo notato che nell’arco dei quattro anni di validità dei CCNL, possono verificarsi cambi di scenari tanto repentini, quanto inaspettati.

La scelta del salario minimo non è una soluzione. Questa scelta viene osteggiata apertamente dalla CISL, essendo una soluzione facile, spacciata per panacea, per un problema molto complesso. Questa scelta, già vista in altri Paese, non è adatta al sistema italiano formato per lo più da media e piccola industria.

Il rischio maggiore però, nello scegliere l’opzione del salario minimo, sarebbe quello di creare una corsia parallela ai Contratti Nazionali. Una corsia percorribile dalle associazioni datoriali che già da tempo cercano di uscire da questi contratti (basti pensare al CCNL Industria alimentare). Questa scelta è un rischio enorme.

La proposta

La proposta di legge della CISL, per la partecipazione dei lavoratori alla governance di impresa, invece, è una soluzione articolata, molto più dinamica e presenta almeno due fattori positivi, sia per le imprese che per i lavoratori.

Primo Fattore

Il primo è quello materiale, più soldi nelle tasche dei lavoratori in maniera direttamente proporzionale agli utili. Non è un segreto, che in questo periodo molte imprese hanno registrato extraprofitti grazie ai rincari, a volte giustificati dal costo delle materie prime, a volte meramente speculativi.

Di conseguenza, i prezzi dei beni e dei servizi hanno subito aumenti insostenibili dai salari. Le conseguenze delle speculazioni, infatti, si sono riversate sui consumi che nel settore alimentare, e nella grande distribuzione, ad esempio, hanno visto cambiare abitudini degli italiani.

E’ cresciuto infatti il consumo di prodotti di seconda e terza fascia a discapito delle eccellenze e dei grandi marchi italiani. I cittadini stanno risparmiando sul cibo perché il costo della vita, non è sostenibile.

Secondo Fattore

Il secondo fattore, invece, tocca più la produttività. Partecipando agli utili di impresa, i lavoratori sentiranno l’azienda come propria, impegnandosi al massimo per aumentare la qualità dei prodotti e la produttività.

Questa partecipazione agli utili, unita alla partecipazione alla direzione e soprattutto all’organizzazione del lavoro, contenute nella proposta di legge della CISL, è la via maestra per l’emancipazione dei lavoratori e per il cambiamento del sistema capitalistico che deve essere libero, ma partecipato attivamente da tutti gli attori.

Conclusioni

Invitiamo tutti, iscritti e non iscritti, quindi, a recarsi presso la sede più vicina della CSL per sottoscrivere la proposta di legge per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori.

Il miglior modo per essere partecipi di questo cambiamento è quello di restare inchiodati ai tavoli delle trattative a tutti i livelli. I cambiamenti vanno governati e non subiti.

Per essere governati, devono passare necessariamente dalla concertazione tra Governo, Sindacati ed Imprese.

Clicca qui per leggere la proposta di legge nella sua interezza.

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